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Il Sentiero delle Aquile

Il sentiero delle aquile

Questo è un itinerario di trekking molto affascinante. Tra le sue peculiarità c’è una sosta nell’area picnic vicino a un lago naturale. E l’opportunità di visitare il sito archeologico del Nuraghe di Perdu Isu.

Dati Tecnici

  • Lunghezza percorso: 12,5 km
  • Tipologia percorso: E (Escursionistico)
  • Dislivello: 280 metri (q.min. 780 m.slm q.max 1056 m.slm)
  • Tempo approssimativo: 8/9 ore

 

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Il Territorio

Gairo Taquisara è il tipico paese montanaro sardo, sempre che di montagna si possa parlare dato che ci troviamo poco sopra i 600 metri sul livello del mare. Un luogo immune ai ritmi della vita moderna dove il tempo rallenta e il respiro si fa più leggero. Qui la fretta non è di casa. 

Il centro è fatto di poche case che riunite tra loro vanno a formare cortili comuni dove i bambini possono giocare sereni. Il bar, l’unico del paese, è modesto e accogliente il luogo ideale dove fare una breve colazione e chiedere qualche consiglio prima di iniziare il Sentiero delle Aquile.

Escursionisti in una giornata invernale sui monti dietro Gairo Taquisara

Camminata trekking il sentiero delle aquile Gairo Taquisara

 

L’escursione: attraverso il Sentiero delle Aquile

A pochi metri di distanza all’uscita sud del paese inizia il sentiero. Immerso in un bosco di pini fin da subito si presenta ripido e scosceso. Ma a parte il primo tratto un po’ faticoso il percorso non è difficile e infatti una volta arrivati alla sommità della collina il percorso diventa pressoché pianeggiante. Usciti dalla pineta si apre di fronte a noi un panorama vastissimo. La mulattiera che percorriamo è sul ciglio della montagna e costeggia l’ampia valle che si estende per alcuni chilometri al di sotto di noi, la valle del Rio Pardu.

 

Sul fondo lo sguardo ci guida lungo i binari di una ferrovia ormai in disuso ma che per gli abitanti agli albori del secolo scorso rappresentava molto più di un principio di progresso, l’avvento di un futuro migliore. Oggi il treno funziona solo in estate. Fa la tratta Arbatax – Gairo Taquisara e attraversa il polmone verde dell’Ogliastra affascinando i suoi passeggeri con paesaggi che sembrano appartenere ai maestri dell’impressionismo francese.

 

Alla nostra sinistra è visibile il bellissimo Nuraghe Serbissi con la sua torre bianco candido si staglia nettamente dall’azzurro intenso del cielo e dalla verde vegetazione che lo circonda.

 

Il cammino prosegue sul sentiero calcareo, ormai abbiamo percorso qualche km e ci troviamo sul dorso del colle dove le bianche pietre calcaree che contrastano col suolo scuro donano al paesaggio un aspetto lunare. In lontananza distinta per forma vediamo nitidamente Perda e Liana.

La vegetazione è rada e solo di tanto in tanto possiamo scorgere alcuni alberi piegati dalla forza del vento. 

 

L’ultimo tratto è un po’ impegnativo. A scendere il sentiero si fa più ripido, si stringe a tal punto che dobbiamo camminare in fila indiana. Sappiamo che a pochi metri troveremo il rifugio dove potremo mangiare e riposare ma ancora non riusciamo a intravvedere su Pinnettu nascosto dalla folta vegetazione.

 

Pochi passi ancora ed ecco che di fronte a noi si apre una valle, il piccolo lago e la verde vegetazione tutt’intorno rendono il luogo unico, sul lato destro c’è la riproduzione di una tipica capanna pastorale e ai suoi piedi scorre la fontana dall’acqua dolcissima.

 

I più temerari del gruppo non esitano a rinfrescarsi facendo il bagno nel laghetto mentre noi prepariamo la tavola per il pranzo rigorosamente a base di prodotti locali. 

 

Da qui in poi la strada prosegue dando al percorso la forma ad anello, ma noi decidiamo di ripercorrere il sentiero a ritroso.

Percorso Il Sentiero delle Aquile

Percorso Il Sentiero delle Aquile

 

Come arrivare a Gairo Taquisara e al sentiero.

Superato Cardedu si prosegue sulla vecchia ss 125 direzione Cagliari fino a giungere al ponte di Palau. Alcuni metri prima del fiume sulla destra c’è la deviazione per Gairo. La strada è scorrevole e vivace e il panorame è incantevole. Lungo la via che si inerpica sulla collina è possibile vedere il villaggio fantasma di Osini Vecchio, dietro di lui si innalzano maestosi i Tacchi d’Ogliastra. Proseguendo si raggiunge Gairo e si oltrepassa Gairo Vecchio un paese completamente disabitato che ha dato i natali a diversi villaggi della zona. Dopo quest’ultimo si seguono le indicazioni per Gairo Taquisara, in pochi minuti si arriva a destinazione. Per raggiungere il sentiero è necessario attraversare il passaggio a livello e raggiungere l’area pic nic dove è possibile posteggiare l’auto. Dalla parte opposta c’è una piccola salita in asfalto, ai suo termine ha inizio il percorso.
 

Cosa visitare a Gairo Taquisara

Oltre al percorso 102 Gairo Taquisara è possibile visitare il villaggio nuragico di Perdu Isu e il pozzo sacro. Da tale punto panoramico, situato su una roccia a strapiombo, si può ammirare la vallata scistosa del Riu Pardu.
 
A pochi metri sopra il paese di Gairo Taquisara, circa un centinaio si trova una bellissima grotta calcarea profonda 700 metri. Raggiungerla è piuttosto semplice basta seguire il sentiero naturale all’uscita del paese e in meno di 20 minuti siamo di fronte al suo ingresso. Attiva tutt’oggi svela ai suoi visitatori le su monumentali creazioni, stalattiti e stalagmiti che richiamano forme più svariate. Per la visita è bene chiamare la cooperativa  Grotta Taquisara incaricata della gestione.